In presenza, o collegati in remoto dalle sedi dei gruppi dove vi incontrate o in piccoli gruppi o individualmente dalle vostre case, vi aspettiamo con gioia, a partire dalle ore 14.30. Indirizzi in presenza e online nel PDF.
Lettera Laici di san Paolo Quaresima
Cari Laici di San Paolo, Responsabili, Coordinatori e Assistenti,
dalla bella città d’arte di Padova, che tra il 1520 e il 1524 vide la presenza del giovane
Antonio Zaccaria per attendere agli studi in Medicina, e dove, in attesa di potere ripartire per l’Argentina mi trovo attualmente per assistere la mia mamma, desidero raggiungervi con queste brevi parole; un modo come un altro per bussare idealmente alla porta della vostra casa e sentirci tutti più vicini come comunità, in questi lunghi e inquieti giorni di silenzio, immobilità e incertezza, alle prese con i preoccupanti effetti dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus in Italia e nel mondo, e che sospende, tra mille altre cose, anche gli incontri e le attività dei diversi gruppi del nostro Movimento. Pensando a voi, soprattutto ai più anziani e malati, e ai PP. Barnabiti e alle Suore Angeliche che vi seguono con tanta dedizione, con insistenza mi rimbalzano nella mente le parole di Gesù:
“Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,21).
Ma Signore, innanzi alla sospensione della celebrazione aperta al pubblico delle S. Messe,
feriali e festive, dei sacramenti (inclusi battesimi, prime comunioni e cresime), di sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali la Via Crucis, delle S. Messe esequiali, degli incontri del catechismo e delle altre attività formative di patronati e oratori (come per le scuole) nonché di relative uscite e ritiri, di feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni, delle lezioni delle realtà accademiche ecclesiastiche (come per le università), degli appuntamenti legati alle Visite pastorali…, per i nostri Laici di San Paolo – anche loro chiusi nelle proprie abitazioni – dove si trova oggi il tuo tesoro? Riprendendo l’estro del Principe di Antoine de Saint-Exupéry: “Non si vede bene che con il cuore”, vi invito a rivolgere lo sguardo interiore
- alla penitenza; nel ricordarci le sagge parole del Vescovo S. Alessandro Sauli, che, di fronte alle grandi difficoltà e tribolazioni pastorali incontrate nell’aspra terra della Corsica di fine Cinquecento, seppe infondere il senso di una ritrovata identità cristiana invitando a che: “il tutto si faccia colla grazia e volontà di Dio, la quale, quando si compiace, ogni cosa va bene quantunque l’uomo stesse nell’inferno, non che in Corsica”.
- alla umiliazione; per riconoscerci, come l’apostolo S. Paolo, figli di Dio e bisognosi del suo aiuto, perché è nella debolezza che si manifesta quella sua potenza che non ci
abbandona: “Mi compiaccio nelle mie debolezze, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12,10) - alla preghiera; per ritrovarci spiritualmente uniti, cuore a cuore, perché, insegna S. Antonio M. Zaccaria: “lo Spirito Santo non si ferma in superficie, ma raggiunge immediatamente il cuore di ogni cosa”, accorciando così le distanze e raggiungendo chiunque ovunque, come parte di un solo popolo di Dio in cammino per donare quella provvidente divina consolazione che è già salvezza.
- alla carità; per amare, come S. Francesco Saverio M. Bianchi, ora più che mai i bisognosi nello loro piccole quotidianità: anziani, malati, famiglie divise, persone sole, poveri, stranieri, immigrati…; amare in questi tempi duri con l’intelligenza dello Spirito Santo, anche solo con il sorriso o il gesto della mano da lontano per fermare la colata di lava della paura, della solitudine, della disperazione, del dolore, dell’egoismo, dell’esclusione, della povertà.
- alla… …
Ognuno di noi scelga!, sapendo che S. Paolo ci riconoscerà nella fragilità della testimonianza di una fede che sa amare i più deboli soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà.
Con responsabile generosità diventiamo dunque quello che dobbiamo essere come Figli di San Paolo: uomini e donne di consolazione e, rimboccandoci le mani, preghiamo con fervore:
Sant’ Antonio Maria Zaccaria,
tu che hai curato i poveri e gli ammalati e hai consacrato la tua vita alla salute delle anime, ascolta la mia umile e fiduciosa preghiera. Continua la tua opera di medico e di sacerdote, ottenendomi da Dio la guarigione dalle infermità fisiche e morali, così che, libero da ogni colpa e da ogni male, io possa amare il Signore nella gioia, compiere con fedeltà i miei doveri, lavorare generosamente per il bene dei fratelli e per la mia santificazione soprattutto in questi sofferti giorni del coronavirus.
Così sia
Unitamente a M. Nunzia e a Tahitia, a tutti l’augurio di una buona e santa quaresima e che il Signore vi benedica.
A presto, senza paura, perché, dite a tutti con gioia, la Pasqua è vicina.
L’Assistente Centrale P. Filippo M. Lovison
Padova, 12 marzo 2020
Francisco Chagas Santos da Silva
Il Rev.mo Superiore generale, Francisco Chagas Santos da Silva ha nominato, come nuovo Responsabile Centrale dei Laici di San Paolo, per il prossimo sessennio 2018-2024: Tahitia Trombetta, che fa parte del gruppo dei Laici di San Paolo di Bologna. Un grazie di cuore ad Aldo Mangione per il lavoro svolto e tanti auguri a Tahita Trombetta per l’impegno che l’attende.