Sotto la forma di domanda–risposta si è deciso di dare qualche consiglio pratico a chi vuole iniziare un cammino di formazione all’interno del Movimento Laici di San Paolo e a chi già sia per strada. Naturalmente non si tratta di un’altra Regola di Vita, anzi lo scopo di questo opuscolo è quello di aiutarci a capirla meglio. Quanto scritto deve essere comunque “interpretato” nella realtà in cui ognuno si trova.
E’ solo un aiuto in più e non ha la pretesa di rispondere a tutte le domande, ma di darci un metodo condiviso. Innanzitutto una premessa: è essenziale, almeno da parte di chi vuole dar vita ad un gruppo di Laici di San Paolo, conoscere la Regola di Vita che è la base dell’identità del Movimento e strumento di comunione fra Gruppi che si rifanno alla medesima spiritualità.
Quindi, dopo un’attenta lettura, è opportuno prendere contatti con il Responsabile Centrale o con l’Assistente Centrale (vedi lettera C). Il presente documento viene dato ad experimentum e ogni volta che lo si riterrà opportuno, nelle Assemblee Generali se ne decideranno le eventuali variazioni che verranno comunicate tramite Figlioli e Piante di Paolo.
SOMMARIO
A – Perché un gruppo di Laici di San Paolo?
B – Quale testimonianza può offrire il gruppo nell’ambiente in cui vive?
C – Quali i ruoli e le responsabilità riconosciute in seno al Movimento?
D – Se l’esigenza di costituire un gruppo di Laici di San Paolo nasce da un padre Barnabi-ta o da una madre Angelica, come deve fare?
E – Come accogliere un nuovo membro?
F – Come essere un gruppo “aperto”?
G – Che fare se il gruppo diventa troppo esiguo?
H – Che fare se il gruppo diventa troppo numeroso?
I – Che fare se il gruppo non ha l’Assistente?
L- Che fare se il gruppo non è in “sintonia” con l’Assistente?
M- L’aspetto economico? Estratto dalle delibere del Capitolo Generale 2000 Lettera del Padre Generale in occasione dell’Assemblea Annuale del 2003 L’Assistente spirituale del Movimento
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